domenica 3 maggio 2015

Ottanta anni fa l'immagine corre per la prima volta sul filo

Ottanta anni fa, precisamente il 1 gennaio del 1935, l'agenzia di stampa americana Associated Press Inviò la prima fotografia tramite il nuovo servizio di trasmissione attraverso la linea telefonica (analogica).

Era una foto che riprendeva un incidente aereo avvenuto dalle parti di New York al nord della città.
La foto venne pubblicata da 47 giornali di ben 45 stati diversi.

Quello stesso giorno il presidente dell'Associated Press che aveva intuito la rivoluzione di tale avvenimento scrisse sul giornale The Bullettin che il nuovo servizio avrebbe superato qualsiasi altro modo di inviare le immagini.

Si era in effetti passati dalle 85 ore che ci volevano per far arrivare le immagini ai giornali al minuto che ci metteva la linea telefonica.

Nel 1939 venne introdotta la possibilità di inviare anche le foto a colori grazie a dei trasmettitori più maneggevoli e moderni.

Con il passare degli anni il flusso di immagini inviate dall'Associated Press è continuato ad aumentare, passando dalle 22 mila immagini all'anno del 1951 alle 3000 al giorno inviate oggi.

venerdì 1 maggio 2015

Il mistero degli operai a pranzo sul Rockefeller Center

Questo scatto del 1932 che tutti conoscono e che è tra i più riprodotti della storia su magliette, felpe, tazze, piatti etc. è anche da molti anni al centro di una diatriba sulla sua effettiva "naturalità" e su chi sia stato il fotografo che lo ha realizzato.

Dei negativi ritrovati di quel giorno dimostrerebbero infatti come la foto sia stata costruita facendo mettere in posa gli operai in modo da realizzarne poi una pubblicità perfetta.

Vedere degli operai sospesi su una trave, sorridenti e soddisfatti di guadagnare un dollaro e mezzo all'ora ma di poter contribuire alla costruzione dell'importante Rockefeller Center di New York è sicuramente una grande pubblicità!.

Ci sono addirittura teorie che sostengono che la foto sia stata realizzata con una prospettiva tale da far pensare che sotto gli operai non ci sia niente tranne che il vuoto, mentre alcuni hanno teorizzato che sotto di loro c'erano delle strutture metalliche e che quindi non erano sospesi del tutto in mezzo al niente.

Il mistero rimane così come quello sul fotografo che ha realizzato lo scatto, infatti se fino a poco tempo fa si pensava che il fotografo fosse Charles Ebbets adesso ci sono molti dubbi al riguardo dato che grazie ai negativi ritrovati si possono vedere molti fotografi presenti sul posto quel giorno.

Insomma come tutte le cose più incredibili i misteri e le leggende restano e contribuiscono a creare quel fascino in più dietro ad uno scatto che che ha fatto la storia.


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